Epoche e Culture nelle relazioni


In questo articolo faremo un viaggio nelle varie epoche e culture, allargando la lente, e chiedendoci: abbiamo sempre vissuto le relazioni come al giorno d’oggi?
Le relazioni Plurime o Poliamorose sono relazioni che si esprimono attraverso un desiderio di condivisione e di alleanza con persone che sono in numero maggiore di due, con la complessità, ma anche con i vantaggi, di quello che comporta mettere in relazione un gruppo.
Ma quali e quante esperienze esistono e come uniscono maschile e femminile dentro di sè?
Viviamo in un’epoca di apparente apertura, ma mai come in questo momento, arrivando da un retaggio culturale centenario di grande chiusura, siamo discriminatori rispetto al diverso, di qualunque natura esso sia.
Spesso giudichiamo quanto non si uniforma al modello medio conosciuto.
A volte ci allontaniamo semplicemente per paura di scoprire il nuovo.
Ad esempio, siamo cresciuti leggendo libri e vedendo film che mettevano la donna in una posizione inferiore rispetto all’uomo, e questo è successo realmente per buona parte dell’ultimo secolo.
Abbiamo anche dato alle relazioni un interpretazione, basata sulla sofferenza e sul possesso, rispetto a periodi antecedenti nei quali, le relazioni plurime erano assolutamente normali in diverse culture e paesi.
Questo significa che abbiamo filtrato quel tipo di modelli attraverso il nostro modo di pensare, immaginando la seconda o terza moglie come una schiava, o negando la possibilità che anche le donne potessero avere più compagni o semplicemente riducendole a persone appartenenti a case di piacere.
Difficilmente è contemplata la possibilità che questi modelli nascessero da libere scelte.
Abbiamo anche guardato con stranezza culture in cui la sessualità non era repressa o male interpretata come negli ultimi secoli.
Senza addentrarci qui in trattati storici, invitiamo a fare ricerche rispetto alle relazioni vissute nell’antica India, nella cultura Islamica che prevedeva la possibilità di avere più relazioni, ma anche qui è subentrata una interpretazione che, nel tempo, ha valorizzato questa espressione solo in relazione all’uomo ed escludendo la donna.
Anche nell’antica Roma c’era molta libertà e parità di sesso e, così come nella Grecia, anche in Italia erano possibili le unioni fra appartenenti allo stesso sesso.
Tra le varie culture abbiamo i Mormoni che anche in epoche più recenti è stata riconosciuta per stili di relazioni come la poligamia che era applicata in base ad un valore spirituale.
In altre culture è un onore lo scambio dei reciproci compagni che sono ospiti nella propria casa, e questo avviene tuttora in alcune culture nordiche.
Ma vediamo quali erano e sono i pro e i contro del vivere le relazioni plurime.
Tra i valori costruttivi esisteva l’alleanza femminile.
C’era e ancora c’è, la possibilità di portare armonia all’interno della casa e della famiglia.
Era possibile essere genitori e padrini, dove il desiderio di avere figli non era limitato dalla possibilità di procreare, ma se si stabiliva un rapporto di Alleanza, i figli si trovavano supportati e cresciuti da più madrine e padrini.
Era possibile assecondare le necessità che il proprio corpo, in base all’età richiedeva, senza la necessità di limitare l’espressione delle altre donne più giovani. Per esempio, la naturale diminuzione del desiderio sessuale in avanzata età, veniva sostituita dall’esperienza, attraverso la quale era possibile dare supporto alle donne che esperienza non ne avevano. Questo diventava un valore aggiunto e non un elemento di confronto e competizione fra giovani e anziane
In alcuni popoli nativi si andava anche a supportare la mancanza di un genitore, aiutando la crescita dei piccoli, senza che questi soffrissero della diversità rispetto agli altri compagni, proprio perché ognuno era come un fratello.
Questi valori sono sempre attuali e riproducibili, creando solidarietà e senso di appartenenza.
Quali sono gli elementi che possono creare difficoltà in una relazione plurima?
Certamente serve essere molto attenti a tutte le persone coinvolte evitando preferenze o esclusioni verso alcuni componenti.
Questo elemento risultava più facile rispetto ai popoli che condividevano la socialità come una vera comunità o famiglia.
La relazione che coinvolge più persone amplifica ed esalta i nostri limiti e le nostre paure, di conseguenza più facilmente emergono le gelosie, il senso di inferiorità, il confronto con le altre persone, l’ansia da prestazione.
Queste emozioni esistono anche nella relazione a due, ma è più facile diluirle e fare finta che non esistano, perché non abbiamo altri elementi di confronto che, in un certo senso, ci obbligano immediatamente a guardarci allo specchio. (e ci impediscono di raccontarcela)
Come detto sopra, pur essendo in un’epoca apparentemente di grande apertura , tutti noi siamo ancora condizionati da queste paure e da questa ansia di prestazione, dal bisogno di essere riconosciuti nella società e dalle persone che amiamo.
Non essendoci una cultura consapevole ed educatrice in questo senso, ci troviamo da soli a navigare in questo mare della vita, dove se ci va bene abbiamo almeno dei compagni che ci sostengono, diversamente ci troviamo a scoprire la giusta rotta navigando a vista e sperando che il mare ci trasporti nella giusta direzione.
Noi ci siamo per condividere le nostre esperienze, e se vi fa piacere per sostenervi nella ricerca del vostro percorso!
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Murena
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